Il Mosaico di Andreina
2009-2012
Alla chiesa dello Spirito Santo mancava una piazza, ovvero un luogo di incontro accogliente dove le persone potessero sedersi, parlare e scambiare idee. Uno spazio con dimensioni adeguate sembrava il sagrato antistante alla chiesa, usato fino ad allora principalmente come parcheggio. C'erano alcune sfide da vincere: la superficie da riqualificare era molto estesa ed esposta costantemente agli agenti atmosferici, inoltre non c'erano risorse a disposizione.
La soluzione per la prima sfida viene trovata da Andreina pensando ad Antoni Gaudì e ai mosaici di Barcellona realizzati con la tecnica trecandis. Il piazzale verrà riqualificato attraverso la creazione di un enorme mosaico pavimentale. Rimane la sfida dei materiali, se non ci sono risorse disponibili, i materiali devono essere a costo zero. Andreina ha un'altra intuizione, il mosaico sarà realizzato con materiali di scarto e di risulta: grès porcellanato, maioliche, cotto, clinker, marmi policromi e vetro. I donatori arrivano presto, sono gli abitanti stessi di Indicatore e le aziende edili della zona, e con il tempo anche grandi aziende produttrici di materiali edili.
La progettazione adesso si può concentrare sul soggetto da rappresentare sul mosaico. Il soggetto prescelto per il mosaico è la "Visione di Ezechiele", ispirato al Libro di Ezechiele del Vecchio Testamento. Nel mosaico si materializzerà una reinterpretazione della Sorgente del Tempio e della lotta tra il Bene e il Male.
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E così il mosaico "nasce dal nulla".
Il mosaico ha preso forma e tessera dopo tessera ha coperto 240 mq di sagrato. Il piazzale prima coperto di asfalto si è trasformato in un'esplosione di forme e di colori.
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Dal portone di ingresso alla chiesa sembra uscire un fiume, in cui nuotano grandi pesci dai colori sgargianti.
Sulla sinistra del portone un ruscello, che diventerà fiume, le sue acque sono chiare e feconde, i pesci sono abbondanti e gli alberi intorno sono verdeggianti e pieni di frutti. La scena è un inno alla vita e alla sua forza esplosiva. Sulla destra del portone di ingresso, le immagini alludono a qualcosa di diverso. Qui le acque sono quelle di un lago salato che non donano la vita ma la tolgono, i colori sono meno accesi, e le piante e la vegetazione sembrano soffrire. È la lotta infinita tra il Bene e il Male, la lotta tra la forza irresistibile degli agenti che innescano i processi vitali e la forza di quelli che li interrompono.
Con il completamento del sagrato è arrivata la piazza per la chiesa dello Spirito Santo. Nel frattempo, il mosaico ha ricevuto attenzioni da parte della critica e della stampa locale e nazionale. Sono anche cominciati ad arrivare i turisti, completamente inaspettati, provenienti soprattutto dal nord Europa.
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Andreina e Don Santi vengono chiamati a presentare il progetto da varie istituzioni italiane. Il mosaico viene inserito nel database dell' International Center for Documentation of Mosaic, archivio creato presso il MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna.
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